Perchè conviene investire sulla casa
In momenti di crisi come quelli che stiamo vivendo, spesso si ricorre ai cosiddetti beni rifugio per investire i propri risparmi ed evitare di vederli sparire, ingoiati dal crollo dei mercati finanziari.
Uno dei più tradizionali beni rifugio è il “mattone”, cioè l’investimento in beni immobiliari, tra cui la casa di proprietà è il principale.
Ma la casa è davvero solo un bene rifugio, alla stregua di oro, diamanti e gioielli, oppure in tempi come questi è anche un investimento sicuro che, oltre a mantenere il valore del capitale investito, lo fa anche rendere?
Perchè è sicuro?
Innanzitutto, vediamo perché è un investimento sicuro, molto più sicuro degli investimenti a carattere finanziario.
Mettiamo subito da parte gli investimenti in titoli azionari. In momenti di forte volatilità e di grande incertezza, economica e politica, come quelli che stiamo vivendo, il rischio di veder svanire il proprio capitale è fortissimo.
Restano gli investimenti in titoli obbligazionari e in titoli di stato. Questi, soprattutto quelli in titoli di stato, sono intrinsecamente più sicuri, perché danno un rendimento certo e, a scadenza, rimborsano il valore di acquisto. L’unico rischio è che chi li emette fallisca nel frattempo. E’ un rischio relativamente alto sulle obbligazioni emesse da aziende private, decisamente più ridotto sui titoli di stato (anche se vicende come quella argentina di qualche anno fa e quelle più recenti di Grecia e Cipro non lasciano dormire sonni totalmente tranquilli).
Dove è allora il rischio delle obbligazioni? Il rischio, paradossalmente, sta proprio nella possibilità di una ripresa economica. Adesso i rendimenti delle obbligazioni e dei titoli di stato sono piuttosto bassi. Per avere valori interessanti bisogna acquistare titoli di lunga durata, che cioè verranno rimborsati parecchi anni – da 5 a 10 – dopo l’acquisto. Se, in questi anni, si verifica una ripresa economica – e tutti ce lo auguriamo! – il mercato azionario tornerà ad essere interessante e i rendimenti dei nuovi titoli obbligazionari di breve durata saliranno: gli investitori importanti vorranno cogliere questa opportunità e si libereranno dei vecchi titoli di stato, il cui valore di mercato potrà ridursi parecchio. Nulla di male se non si ha bisogno di liquidità: a scadenza verrà comunque rimborsato il valore nominale di acquisto. Ma se serve liquidità prima della scadenza? Si rischia, vendendo i titoli, di realizzare molto meno di quanto originariamente investito, con una forte perdita.
Una casa, soprattutto se si acquista una casa di recente costruzione, realizzata secondo le più moderne tecniche costruttive e con buona classe energetica, non si deprezza in un tempo di 5 – 10 anni. Soprattutto non si deprezza se l’economia riprende, perché con la ripresa dell’economia riprende anche il mercato, e chi avrà comprato in tempi di crisi, quindi con il mercato ai minimi, beneficerà più di altri della ripresa.
Perché è un buon investimento?
Come appena detto, la casa di recente e buona costruzione non perde valore per almeno un paio di decenni e, anzi, si apprezza se il mercato riprende e non si deprezza se il mercato resta depresso. Ma rende?
Certamente, l’elevata tassazione, al limite dell’iniquo, a cui oggi la casa è assoggettata, non fa pensare ad un gran rendimento. Però, proprio perché c’è poca disponibilità all’acquisto, ma la necessità di una casa non si riduce, le opportunità di mettere a rendita i propri immobili continuano ad esistere e aumentano al diminuire delle possibilità di acquisto. Il rendimento, al netto delle tasse, non sarà probabilmente elevato, ma esiste e non si corre il rischio di vedere svanire il proprio capitale.